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I NOTIZIARI FINO A MARZO 2007
a partire dall'autunno 2006
05/07/2007

NOTIZIARI DI JUNGO

 

26/10/06

 

Jungo – La risposta “agile” alla mobilità.

Il progetto si fa ‘cultura’

 

Carissimo/a! Ti ricordi di Jungo ? Certamente si: se ti arriva questa mail è perché hai incontrato il progetto Jungo alla fiera di Trento, o di Milano, o di Firenze, e hai manifestato la tua adesione ‘ideale’ al progetto.    SEI UNA DI CIRCA 750 PERSONE CHE HANNO DETTO: JUNGO MI PIACE, VOGLIO RIMANERE IN CONTATTO!

 

Giusto per focalizzare: Jungo è un progetto rivoluzionario per la mobilità sostenibile. Consiste nel sistema, assistito da un gestore, che consente l’ “imbarco a vista” di persone estranee l’una all’altra, senza preventivo appuntamento (dunque al modo dell’autostop) con la doppia garanzia del vantaggio bilaterale (il passeggero paga a chilometraggio secondo il codice Jungo) e della sicurezza personale. E’ il sistema che consente di ottimizzare la portata dei flussi di traffico, come se le strade fossero una grande rete di “nastri trasportatori” linkati fra loro. La forza di Jungo sta nel fatto di sfruttare il traffico, rendendolo una risorsa individualmente sfruttabile.

Tutti gli utenti Jungo sono riconoscibili fra loro grazie alla tessera, in una logica di “community”. 

La sicurezza si gioca su tre dispositivi concomitanti: a) assenza di precedenti penali rilevanti (monitorati annualmente); b) esclusione (su segnalazione di utenti e previa istruttoria interna) di utenti che hanno dato luogo a ‘problemi’ o infrazioni al codice Jungo; c) assistenza sulla singola tratta: pre-segnalazione alla centrale, al momento dell’imbarco, del numero del proprio compagno, mediante sms; la centrale è in grado di tracciare chi c’era con una determinata persona in un certo orario (funzione deterrente).

Il sistema può partire, e quindi avere un impatto rivoluzionario sulla mobilità, solo se si raggiunge una massa critica sufficiente a determinare un tempo medio di attesa di 6 minuti per ciascuna tratta. Questa massa critica è pari circa all’1% della popolazione di un territorio. L’obiettivo è dunque ambizioso. E’ evidente che prima di ‘lanciare’ il sistema, occorre creare una cultura Jungo, senza la quale ogni esordio operativo sarebbe destinato all’insuccesso.  L’operazione Jungo non ha precedenti nel panorama mondiale, e tutto ciò aggiunge importanza all’adesione morale e culturale di persone capaci di un  pensiero lungo, e di azioni conseguenti.

Cosa abbiamo fatto

1)       un’associazione

2)       un sito nuovo nuovo, che ora ospita, accanto alla sezione “che cosa è Jungo – Il teorema”  altre tre nuove sezioni:

·         AGILE – la rivista senza peso superfluo” Si accettano proposte di collaborazione

·         Forum di discussione (interventi liberi sulle varie sfaccettature del sistema Jungo)

·         Partecipare: tutte le modalità per farsi promotori dell’idea/del sistema Jungo

3)       La stampa di settore si sta accorgendo di Jungo. A parte alcune notizie su siti web regionali registriamo alcuni significativi interventi sull’editoria cartacea di settore

4)       partecipazione ad alcune fiere di settore ‘consumo critico’, e conferenze pubbliche

5)       aggiustamento del progetto nelle sue varie componenti tecniche

6)       contatti significativi

Non abbiamo invece per il momento battuto la strada della stampa genericista, perché temiamo che una sovraesposizione precoce possa essere molto controproducente rispetto all’incubazione dell’idea. Crediamo molto di più, in questa fase, nel valore della discussione e del passaparola fra persone consentanee. Il prof.Maurizio Pallante (teorico della ‘decrescita’ in Italia e attuale consulente al ministero dell’ambiente) ha dato il suo appoggio ideologico, testimoniando la validità ‘tecnica’ dell’idea.

Ora è arrivato il momento, fondamentale, del passaggio da un teorema astratto a un movimento di opinione. Solo quando Jungo sarà passato attraverso un dibattito scientifico e culturale aperto, potrà poi diventare un sistema operante, attuando una importante rivoluzione della mobilità.

***

Fra pochi giorni riceverai una proposta concreta per collaborare a questo progetto collettivo.

Intanto ti invitiamo a visitare il nuovo sito www.jungo.it.

Buon lavoro !

 

Enrico Gorini

Presidente dell’associazione Jungo

v.Padre Tosi 11 47900 Rimini

jungo@jungo.it

 

 

14/11/06

 

1) Il prof.Maurizio Pallante, a tutti noto come uno dei principali promotori del movimento "Decrescita" in Italia (e oggi impegnatissimo come superconsulente al Ministero dell'Ambiente), ci ha mandato un articolo con il quale prende posizione a favore della 'strategia della pulce'. Ne siamo davvero felici, perchè si tratta di un sostegno 'ideologico' importante.  Contributi qualificati di questo genere ci fanno pensare che siamo sulla strada giusta.

Trovi l'articolo di Pallante all'indirizzo http://www.jungo.it/la_rivista_show_news.php?omnews_mode=show&omnews_id=48   su "Agile - la rivista senza peso superfluo" con alcuni interessanti spunti che non mancheranno di provocare commenti nell'area "brainstorm"!

 

2) dall'1 al 3 dicembre saremo a "Falacosagiusta" di Piacenza. Se sei interessato a collaborare contattaci via @!

 

Enrico Gorini

Progetto Jungo

 

 

 

 

NOTIZIARIO 9/1/07

 

Notiziario di Jungo del 9/1/07.

 

Caro amico di Jungo.

Il nostro progetto sta crescendo sia in termini di 'inculturazione' (creare un linguaggio, un sistema di pensiero, uno stile), sia in termini di aggiustamento progressivo del progetto.

 

A novembre abbiamo partecipato alla Fiera Falacosagiusta di Trento, poi, ai primi di dicembre, a Falacosagiusta di Piacenza.  Molti nuovi contatti interessanti, magnifiche chiacchierate (alla fine siamo sempre senza voce!), 250 nuovi pre-aderenti.   Oggi così siamo 890 persone che credono nel progetto Jungo.

 

Stiamo valutando di costituire - se possibile - dei gruppi di lavoro locali.  Chi volesse fungere da referente locale, in una qualsiasi città, non ha che da proporsi contattando jungo@jungo.it (opp. telefonando al 339-2121674).

 

Due riviste settoriali ("Il consapevole" - ed Macroedizioni - e "Natura e città") hanno illustrato Jungo come modalità alternativa di spostarsi 'agilmente'.

 

Per la prima volta stiamo avendo contatti interessanti con il mondo accademico. La ricerca

relativa a nuove strategie della mobilità è oggi particolarmente intensa.  E’ di poche settimane fa l’illustrazione alla stampa del progetto “Andiamo” del prof.Paolo Giorgini (IRST di Trento), che prevede un sistema tecnologicamente molto avanzato di sensori posizionati nella città, dialoganti con il cellulare (con dispositivo bluetooth) in modo da stabilire ‘abbinamenti sul campo’.  Pur nella diversità di concezione, il fatto che a Trento si stia lavorando su sistemi aggregativi ci conferma nell’idea che la via più breve a una mobilità ecologica sta nella riduzione del numero di auto mediante ottimizzazione dei flussi esistenti.  In tale direzione, Jungo vuole creare le condizioni (cornice giuridica e tecnologica) affinchè l’automobilista che voglia contribuire a ridurre il traffico, possa farlo in sicurezza e guadagnando per il servizio svolto.

 

Il 2007 sarà un anno importante, e nel mese di gennaio sarai visitato un po’ più spesso da questo notiziario. 

 

Buon anno dunque!

 

Enrico Gorini

Presidente dell’associazione Jungo

 

 

 

23/1/07

 

Caro junghista. Camminiamo!

Si stanno costituendo dei gruppi locali per Jungo.

Attualmente abbiamo referenti nelle seguenti città:

 

  • Rimini (Enrico Gorini)
  • Trento (Paolo Massa)
  • Piacenza (Sandro Spezia)
  • Milano (Andrea Grossi)
  • Verona (Cristiano Mastella)

 

Jungo però è “agile”: non è nel nostro spirito aggravare le persone con proposte burocratizzanti.  Non si tratta quindi di fondare sedi o creare strutture, ma semplicemente di 'pensare' Jungo in relazione alla propria realtà territoriale, con la disponibilità di mente e di tempo che ognuno ha. Deve essere divertente, non un peso!

Per fare un esempio: in un territorio montano dove a causa di punte stagionali di traffico turistico si sta pensando a una bretella per by-passare il paese, con grave sofferenza ambientale, Jungo può essere presentato come la soluzione particolarmente adatta a mitigare proprio le punte di traffico (cfr. www.jungo.it/funziona.php il punto 12)

 

La pagina “Movimento” (http://www.jungo.it/partecipazione.php) elenca quali azioni concrete puoi attivare singolarmente o collettivamente. Ma poi c’è spazio per la tua creatività !

 

Forum

In questi ultimi giorni siamo finalmente riusciti a smarcarci dallo spamming che da settimane stava imperversando nel forum di discussione. Ora chi vuole partecipare alla libera elaborazione culturale di Jungo può farlo più facilmente (www.jungo.it/interventi.php).   Purtroppo, in questa fase di convalescenza dallo spamming, la pubblicazione del tuo intervento non potrà essere in tempo reale.

Lo spazio forum è importante, perché è quello che ti permette di contribuire all’implementazione del progetto, inoltre contribuisce a farci sentire comunità viva e dialogante. Alcune delle idee piovute nel brainstorm: un adesivo da porre sull’auto per segnalare la propria disponibilità; la possibilità di sfruttare le postazioni bus; l’opportunità di iniziare da zone a traffico unidirezionale (tipo una direttrice valliva) in ragione dei tragitti più semplici; creare sinergia con l’ente pubblico.

Se hai un’idea, parlane !

 

A presto

Enrico Gorini

presidente del Movimento Jungo

 

 

26 gennaio 07

 

I)

Una notizia interessante !

Su segnalazione di un nostro iscritto, apprendiamo che un docente universitario di Padova preconizza un sistema di mobilità del tutto simile a Jungo!  Il prof.Corrado Poli, economista e urbanista, docente di etica dell’economia e dell’ambiente a Bergamo, ha fra l’altro pubblicato nel 2006 “Rivoluzione traffico” (Robin Edizioni – pp.143), dove troviamo, a conclusione di un interessante studio socio-amministrativo, anche la descrizione di una mobilità di imbarco estemporaneo proprio come in Jungo (con alcune differenze quanto alla remunerazione dell’automobilista, il quale verrebbe gratificato da vantaggi in servizi offerti dal comune). L’idea è illustrata nel sito www.corradopoli.net/ (sez.progetti – Poli-car).

La cosa ci fa molto piacere, perché la levatura scientifica dell’ideatore contribuisce ad aumentare il realismo, l’autorevolezza e la praticabilità dell’imbarco reciproco. E’ interessante che, da cammini diversi, persone lontane siano arrivate a medesime conclusioni. La “strategia della pulce” è insomma sempre di meno una follia di alcuni stravaganti, e sempre più un progetto attendibile!

Un lungo incontro a Ferrara, ci ha permesso di approfondire la conoscenza reciproca, condividere la notevole affinità di pensiero, e anche riflettere sulle sinergie possibili.

Poli ha anche promesso un intervento su “Agile” (la rivista senza peso superfluo), di cui daremo conto.

 

II)

Abbiamo rinnovato la pagina “Jungo per immagini” (www.jungo.it/immagini.php), che descrive il funzionamento di Jungo con una sequenza di fotografie dove attori sono i nostri simpaticissimi volontari.

Abbiamo anche aggiornato la tabella comparata dei tempi di viaggio e costi di percorso dei vari mezzi (dal treno all’auto al car-sharing e a jungo), con le nuove tariffe dei treni.

(www.jungo.it/convenienza.php). 

 

 

 

A presto

Enrico Gorini

presidente del Movimento Jungo

 

 

12/2/07

Intervento amico dal mondo accademico

 

Come preannunciato, il prof.Corrado Poli, da pochi giorni a Baltimora per attività accademica, ha scritto un articolo per la nostra rivista online “Agile”, ravvisando la grande somiglianza del sistema Jungo con il sistema ‘Poli-car’ da lui ideato.   Potete Leggere l’articolo all’indirizzo www.jungo.it/la_rivista_show_news.php?omnews_mode=show&omnews_id=50 ; chi fosse particolarmente interessato al suo approccio interdisciplinare sulla mobilità,  vi troverà le modalità di acquisto del libro “Rivoluzione Traffico”, che ci sentiamo di caldeggiare per la stretta attinenza alla mobilità ‘agile’ e la grande competenza dell’autore. L’incontro con Poli a Ferrara è servito a gettare le basi di un dialogo costruttivo e avvincente. Ricordiamo che il mondo dell’università (sia accademico sia studentesco) ci sembra particolarmente importante per il crescere di una cultura Jungo.  Proprio in questi giorni interessanti contatti con un ricercatore dell’università di Rimini stanno portando la riflessione verso una possibile gradualità del sistema Jungo. Occorrerebbe infatti uscire dalla logica della partenza esplosiva, e configurare un “anello intermedio” di Jungo in un piccolo ambito sperimentale.  Iniziare a creare una ‘culla’ di Jungo, insomma.

 

Cordialmente

Enrico Gorini

Pres. di Jungo

 

 

 

14/2/07

 

Ragazzi, oggi è una giornata splendida (forse non così nel nord-ovest), i pensieri corrono, mi sento gagliardo e vorrei condividere con voi una folgorazione che mi ha colpito pochi giorni fa. 

Tre accadimenti, fra i tanti, si sono incrociati alla mia attenzione ed è partita la scarica elettrica.

Tutti sapete che fra due giorni (venerdi) si celebra “M’illumino di meno” (Caterpillar RAI): migliaia di persone, imprese, enti e associazioni (fra cui Jungo) si impegnano a porre in essere, pubblicamente o meno, un gesto di risparmio energetico.

Il 19 (lunedi) è invece la Giornata della Lentezza. Pensate: un’associazione (“Vivere con Lentezza”) ci tira per la giacchetta per ricordarci che il tempo non è una cosa da consumare nervosamente, ma da godere con pienezza. Sarà banale, però intanto il 19 molte persone si divertiranno a giocare con il tempo: chi andando a piedi, chi incontrandosi per performances di lettura lenta di testi, chi fermandosi al caffè ad assaporare un ritmo paesano, magari dando la battuta  al vicino di tavolo.

In questi mesi, infine, mi capita di vivere, da osservatore esterno, a un evento credo inedito, ovverosia la nascita di un nuovo partito (“Partito Giovani”), per iniziativa spontanea e volontaristica di migliaia di giovani che propugnano una politica meno partitica, meno burocratica e più snella; la cosa che più salta all’occhio è la collaborazione via web alla redazione dello statuto, con la tecnica “wiki” (come in wikipedia), ovverosia aperta ai contributi di tutti, ma in forma regolamentata. 

Cosa c’e’ di comune fra questi eventi, che e’ poi comune anche al progetto jungo ?

E’ INTUIZIONE INDIVIDUALE CHE SI FA GESTO COLLETTIVO !  E’ PROFEZIA SOCIALE !

Mi spiego.

Non ci sarebbe nulla di rivoluzionario, di per se’, nell’autoimporsi di risparmiare elettricità: è solo un sano comportamento individuale. Ma il farlo ritualmente, come una celebrazione collettiva, lo fa diventare evento storico, memoria comune, profezia. Che cos’è la profezia? Non è semplicemente la ‘previsione’ di ciò che accadrà. E’ piuttosto il porre in essere un gesto “forte”: chi afferma un valore, lo realizza nel gesto stesso, e perciò diventa dimostrazione viva di un nuovo orizzonte.  Il valore di M’Illumino di Meno non è dato dalla sommatoria dei piccoli gesti individuali, ma è qualcosa che testimonia un desiderio collettivo e prefigura concretamente un mondo meno dispendioso, rendendolo più verisimile.

Ragazzi, la strada è questa!  Noi possiamo realizzare Jungo nella misura in cui già oggi ne siamo testimoni e profeti.  Usiamo il pensiero positivo! Un mondo con poche auto è vicino, e allora camminando nelle nostre bellissime città torneremo a sentire l’odore del pane, e il pianto di un bimbo al terzo piano! Questo è possibile se noi siamo capaci di sognarlo e di realizzarlo quotidianamente già da oggi.

Ho parlato con Bruno, presidente di Vivere con Lentezza. E’ entusiasta di Jungo almeno quanto io lo sono per la sua campagna. C’è una cosa sola da fare: il 19 febbraio, Giornata della Lentezza, SI VA A LAVORARE IN AUTOSTOP !  E’ assurdo, lo so. Ma è PROFETICO, perché prefigura un nuovo modo di concepire la mobilità !  E’ anche divertente ! Io l’ho già fatto, ho dovuto rompere una barriera psicologica (“cosa penserà chi mi conosce?”), ma poi ho capito che stavo testimoniando con i fatti il valore della solidarietà, che oggi si chiama, fra l’altro, mobilità aggregativa!

 

 

Enrico Gorini

Movimento Jungo

 

 

 

 

15/2/07

 

Il notiziario di ieri (“la profezia sociale”) ha suscitato molte reazioni positive e anche entusiasmo in molti junghisti.  E facciamolo, questo esperimento collettivo !

Quanti “matti” saremo, lunedi prossimo (Giornata della Lentezza), a metterci in strada compitamente per andare al lavoro in autostop ? Venti ? Dieci ? comunque sarà bellissimo, perché ci sembrerà di farlo insieme.  Chi lo farà dovrà naturalmente condividere con gli altri la sua esperienza (scrivendo a jungo@jungo.it).  Io ho già un background personale: 8 passaggi con una media di 15 minuti di attesa per ciascuna tratta (in Rimini, centro/immediata periferia): non male, vero ?

Il consiglio è di levarvi un’ora prima (se avete più ‘tratte’). Scoprirete nuove sensazioni, vedrete il mondo con occhi diversi, scoprirete che anche il macellaio sotto casa, noto musone, è capace di sorridere. E’ un gesto profetico. State prefigurando un mondo dove c’è Jungo, e dove ci sarà un terzo delle auto di oggi, perché le auto avranno un indice di riempimento almento doppio. “Matto” davvero è chi crede che la qualità della vita consista nell’avere più macchine, e che la situazione che viviamo (chiusi in scatole di sardine alla velocità media di 8 km orari) sia ‘passabile’.

Facciamolo vedere che si può essere aperti al prossimo al punto di affidarsi all’altrui gentilezza !

Le regole:

1)       quando si sale, si prende il tempo di attesa;

2)       in auto, si spiega che in occasione della Giornata della Lentezza si sta partecipando a un esperimento collettivo di jungo (e si spiega cos’è Jungo);

3)       alla fine della tratta, si paga dimostrativamente, contrastando le proteste del nostro mentore, 20 cent di fisso + 10 cent /km.

4)       successivamente si condivide la propria esperienza (e in particolare il TMA – tempo medio di attesa) in modo da renderla patrimonio comune. Le esperienze saranno condivise in un prossimo notiziario.

 

I monitoraggi così effettuati, saranno un primo acconto di quella che potrebbe diventare una serissima indagine comportamentale (oggi inesistente), su cui stiamo lavorando, indagine che potrebbe costituire l’inizio della famosa iniziativa pilota cui accennavamo ieri.

 

Consigli:

·         Partite da casa ben motivati e pronti all’insuccesso.

·         Rimanere come dei baccalà sulla strada può risultare mortificante. Pensate sempre che siete dei profeti, e nessuno profeta è ben accetto in patria …. perseverate senza paura, il futuro vi darà ragione.

·         Copritevi bene.

·         posizionatevi in luogo adatto, con un minimo di spazio per l’arresto dell’auto, possibilmente ben visibili a distanza, e non in controluce.

·         tenete conto che è possibile un imbarco per opera di un amico o conoscente (e solo un fatto probabilistico, più evidente nelle città piccole): anche così l’esperimento è valido.

 

Auguri !

Enrico Gorini

 

 

 

 

 

Notiziario Jungo del 22 marzo ’07

 

1)       “al lavoro in autostop” – la Giornata della Lentezza

2)       Partecipazione alla fiera “Charme” (Bologna - palazzo Re Enzo – 13-15 aprile)

 

1) “al lavoro in autostop” – la Giornata della Lentezza

La proposta di avventura in autostop, per andare in ufficio, è piaciuta a molti, anche se poi non c’erano le condizioni per farne un evento collettivo. Ci arriveremo piano piano, ne sono sicuro.

Intanto il semplice parlare di queste cose ha balestrato l’idea di come si potrebbe creare un’incubatrice di Jungo (una sola direttrice viaria con caratteristiche adatte) che funga al tempo stesso come laboratorio scientifico, e come esperimento pilota. E’ in preparazione l’articolo per Agile – la rivista senza peso superfluo di Jungo, che illustrerà le caratteristiche del progetto.

Nostri referenti locali si sono mossi, e propongono che questo laboratorio possa avvenire con un coinvolgimento universitario, o anche di enti pubblici.

Personalmente sono entusiasta di quanto si sta muovendo. Sono entusiasta della condivisione di idee e di azioni, che si sta mettendo in moto, grazie al lavoro via web; inoltre non ho mai visto un progetto di concreto impatto economico, con un così alto tasso di lavoro creativo e teorico.

D’altronde, come si potrebbe essere “rivoluzionari” senza creatività e senza capacità di astrazione ?

 

2) Partecipazione alla fiera “Charme” (Bologna - palazzo Re Enzo – 13-15 aprile)

Saremo con il nostro stand a Bologna, alla fiera del fitness, wellness e beauty.

Sarà il nostro primo impatto con un pubblico meno connotato nel senso della ‘sobrietà’ e della ‘decrescita’. Ci farà bene, perché l’idea di Jungo è quella di uno strumento di mobilità universale, non vincolata a uno speciale segmento di utenza. Un passeggero Jungo può essere un pensionato, un dark, un dirigente d’azienda. Non solo l’ecologista di frontiera.

Sarà una bella occasione per incontrare soprattutto gli junghisti emiliani.

Se vuoi provare un’esperienza intensa ed emozionante, non hai che da proporti come volontario! (dovrai illustrare Jungo, brevemente ma efficacemente, a quanti più visitatori possibile).

Perché saremo a Bologna: leggi il mio articolo su “Agile – la rivista senza peso superfluo”;

per sapere tutto sulla fiera: leggi qui

 

 

Enrico Gorini

 

 

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